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sabato 30 marzo 2013

La repubblica dei comici

Seguendo le vicende politiche italiane degli ultimi mesi e anni ho potuto constatare che il successo elettorale dei nostri politici sembra essere direttamente proporzionale alla loro abilità di comici. Beppe Grillo è indubbiamente il più bravo, quindi: grande successo. Anche Berlusconi è piuttosto bravo: la sua comicità è un po’ vintage, del genere avanspettacolo: comunque, anche a lui buon successo di pubblico e di critica. Bersani ha tentato di fare dello spirito, ispirandosi a Crozza: risultati a volte apprezzabili, ma nel complesso scarsi. Monti ha cercato in qualche occasione di fare lo spiritoso, forzando la sua natura, con risultati disastrosi. Gianfranco Fini ha mantenuto il suo atteggiamento serio, al limite del funereo: eliminato. Come potremmo definire un Paese così? Una volta si sarebbe detto: un Paese da operetta, ma oggi sono forse ben pochi quelli che sanno che cosa sia un’operetta; diciamo allora da cinepanettone? Alla luce di queste osservazioni, c’è da chiedersi come mai la sinistra non abbia ancora pensato di candidare Roberto Benigni: non solo è bravissimo, ma conosce anche perfettamente la nostra Costituzione!

mercoledì 6 marzo 2013

Appello ai senatori e deputati 5 stelle

Più di 8 milioni di italiani vi hanno votato, condividendo le vostre idee. Tanti altri italiani, pur non avendo votato per voi, vi guardano con simpatia e speranza. Hanno visto in voi un soffio di aria fresca e pulita, un’opportunità di miglioramento del modo di fare politica nel nostro Paese.
   Ora grava sulle vostre spalle una responsabilità enorme: rispondere alle aspettative dei vostri elettori e al tempo stesso farvi carico dei problemi dell’Italia, di tutti i cittadini italiani.
   Ora non è più il tempo degli slogan e delle battute, ora siete rappresentanti del popolo italiano ed è il tempo di mettersi al lavoro per il Paese, il tempo delle scelte e delle decisioni. Che dovranno essere ispirate al bene dell’Italia, non di una parte.
   Dovete essere consapevoli che risponderete delle vostre scelte soltanto alla vostra coscienza, (e al popolo italiano), e che non si tratterà mai di scelte facili e scontate.
   Le vostre cinque stelle dovrebbero  significare: onestà, rigore, solidarietà, competenza, trasparenza; e dovreste aggiungerne anche altre: responsabilità, rispetto delle istituzioni democratiche, onestà intellettuale, capacita di ascolto e di dialogo, concretezza, tolleranza.  
   E, per favore, smettetela di parlare di inciucio ogni volta che si tenta un dialogo. Chi di voi ha studiato ingegneria o architettura spieghi per favore agli altri che “compromesso” non è una parolaccia, e che un buon compromesso è alla base di ogni buon progetto.
   Dovete essere consapevoli che con le vostre scelte potrete determinare un futuro migliore per l’Italia, oppure aggravare e rendere irreversibile il suo declino.