È sorprendente osservare come
certe persone, pur dotate di intelligenza e buona cultura, non riescano ad
afferrare i concetti di probabilità e di collettività.
Emblematico a tale riguardo quanto si può ascoltare in conversazioni e
dibattiti vari sugli argomenti relativi a Covid, vaccini, green pass, ai
quali attualmente ci tocca assistere. Affermazioni del tipo: anche i vaccinati
si possono infettare, quindi il vaccino non serve. Se hai il green pass
non sei comunque protetto, né proteggi gli altri, quindi il green pass non
serve. La mascherina non impedisce il passaggio ai virus, quindi è inutile. Se
i contagi sono in calo, perché continuare con mascherine, distanziamenti,
vaccini. Tutte affermazioni che denunciano la difficoltà nel comprendere che
certi fatti non possono essere valutati semplicisticamente in modo
deterministico e con riferimento al singolo individuo, ma applicando appunto i
concetti di probabilità e di collettività. Se in un ambiente chiuso si radunano
1000 persone non vaccinate e senza mascherina, non è sicuro che qualcuno
s’infetti, ma è molto probabile. Se nello stesso ambiente si riuniscono
altrettante persone vaccinate e con mascherina non è sicuro che nessuno s’infetti,
ma è estremamente improbabile. Il green pass non “protegge” il
singolo individuo, certo: serve a impedire che qualche inconsapevole portatore
di virus venga in contatto con altre persone determinando la probabilità
di trasmettere l’infezione.